L’urbanizzazione del mondo è accompagnata da cambiamenti che sono in rapporto con l’organizzazione dei flussi, le migrazioni di popolazioni, il confronto tra ricchezza e povertà ma che più in generale possano essere considerati un espansione del consumo. In questo senso aeroporti , centri commerciali e supermercati sono dei non luoghi. Infatti la loro vocazione principale non è territoriale. Non è di creare identità individuali relazioni  simboliche e patrimoni comuni ma piuttosto di facilitare la circolazione e quindi il consumo in mondo di dimensioni planetari.

Oggi per contrastare la crisi, il settore punta al retailtainment shopping parola chiava del MAPIC la fiera dell’immobiliare commerciale che si è appena chiusa a Cannes. In vetrina i centri commerciali tra i più spettacolari del mondo come in Qatar oppure in Cina dove si potranno praticare diversi sport tra cui il paracadutismo! Tra contrazione delle nuove aperture, riposizionamenti e acquisizioni di grandi gruppi il settore in Italia è in profonda trasformazione alla ricerche delle soluzioni più innovative. Scalo Milano, in quest’ottica, un nuovo concept che aprirà nel secondo semestre 2015 come ci ha anticipato Filippo Maffioli Presidente Commissione Consultiva Factory e Outlet del consiglio nazione dei centri commerciali:

Scalo Milano è un’operazione che un gruppo imprenditoriale bresciano ha pensato e ideato 10 anni fa e che finalmente vedrà la luce. Novità principale è il connubio tra fashion food e design insieme in una struttura con oltre 300 negozi collegati al centro di Milano con metropolitana. Collettore commerciale innovativo con un secondo livello che ha nella cultura e nel legame con il territorio e nell’attenzione al verde i suoi punti forti: all’interno delle strutture creeremo anche una scuola con attenzione alla formazione.

 

Quali sono gli elementi su cui si concentra in questo momento il dibattito per il settore? Abbiamo detto sta cambiando molto anche il concetto stesso del centro commerciale, la sua fruizione:

 

L’Attenzione si sta spostando su momenti di aggregazione e momenti che non sono più necessariamente solo legati al fashion. Oggi grazie ad anche operazioni famose e fortunate come Italy e altre che sono partite dal territorio nazionale si sono sdoganate dei temi in primis quello del food che oggi è molto di attrattiva e caratterizzata dalla presenza di molti nuovi operatori di livello e quindi questo è uno dei drivers che tutti gli operatori stanno cercando di interpretare al meglio. Un altro drivers è l’attenzione alla famiglia, ai servizi e quindi l’idea è di proporre operazioni commerciali integrate.

La nuova frontiera dei centri commerciali