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Raggiungere i sassi di Matera dal B&B Mariemonti (Itinerario completo su Google Maps)


Matera dall'alto


Scale nei sassi di Matera


I caratteristici burroni di Matera


I caratteristici tetti di Matera


I complessi monastici scavati nella roccia


I sistemi di raccolta acqua


I sistemi di raccolta acqua


Particolare arco a Matera

Poco meno di 1 ora e 20 minuti e circa 70 Km. distanziano il bed and breakfast Mari & Monti dalla città lucana di Matera, nota in tutto il mondo per i suoi "Sassi". Come i siti pugliesi di Alberobello e Castel del Monte anche Matera nel 1993 è stata dichiarata patrimonio mondiale dell'umanità dalla commissione dell'Unesco (in questa pagina tutti i siti italiani riconosciuti). Inoltre Matera è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione perché è stata insignita della Medaglia d'Argento al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni durante la seconda guerra mondiale.

I Sassi di Matera
I Sassi di Matera costituiscono il centro storico della città lucana, scavato a ridosso del burrone, è abitata in realtà almeno dal Neolitico: alcuni tra i reperti trovati risalgono a 10mila anni fa, e molte delle case che scendono in profondità nel calcare dolce e spesso della gravina, sono state vissute senza interruzione dall'età del bronzo (a parte lo sfollamento forzato negli anni cinquanta).
Il Sasso "Caveoso"' ed il Sasso "Barisano", insieme al rione "Civita" costituiscono il complesso urbano dei Sassi. Il Sasso Barisano, girato a nord-ovest sull'orlo della rupe, se si prende come riferimento la Civita, fulcro della città vecchia, è il più ricco di portali scolpiti e fregi che ne nascondono il cuore sotterraneo. Il Sasso Caveoso, che guarda invece a sud, è disposto come un anfiteatro romano, con le case-grotte che scendono a gradoni, e prende forse il nome dalle cave e dai teatri classici. Un paesaggio in parte invisibile e vertiginoso, perché va in apnea in dedali di gallerie dentro la pietra giallo paglierino del dorso della collina, per secoli difesa naturale e ventre protettivo di una città che sembra uscita dal mistero di una fiaba orientale. Nelle case, la luce arriva dall'alto come in una casbah nordafricana, e la temperatura è costante a 15 gradi, con la massa termica del tufo marino che funziona da climatizzatore. Se i raggi del sole d'estate, perpendicolari e roventi, rimangono fuori, d'inverno, obliqui, scivolano sul fondo delle grotte. Questo degradare e sovrapporsi di case e casette, è solo apparentemente caotico, perché poi risulta costruito con molti accorgimenti. Ma la discesa nei Sassi è una sorpresa continua. Tra viottoli e gradini si arriva in formidabili complessi monastici scavati nella roccia, Cenobi benedettini e laure bizantine, in cui le celle di monaci si stringono intorno a una chiesa sotterranea.

Famose e particolari le descrizioni che ne danno Carlo Levi in "Cristo si è fermato a Eboli" nella quale Matera viene paragonata ai gironi dell'inferno danteschi e Mel Gibson che mentre percorreva le rampe e i passaggi che s'inoltrano labirintici nei Sassi di Matera, alla ricerca degli angoli giusti per installare i set delle riprese per il suo La Passione di Cristo, perse - parole sue - la testa. (non è un caso che anche Pasolini per il suo Il Vangelo secondo Matteo del 1964 e Tornatore per il suo L'uomo dell Stelle del 1995 abbiano scelto il set naturale e suggestivo dei Sassi di Matera).

Le cisterne e i sistemi di Raccolta delle Acque
A causa della bassa piovosità lucana l'approvvigionamento dell'acqua è stato uno dei più grandi problemi del passato (ma anche sfortunatamente del presente). Ecco nascere dall'ingegno degli uomini la possibilità di imbrigliare l'acqua piovana e quella che si condensava con l'umidità notturna attraverso le cisterna a tetto e le cisterne a campana.

Non solo Sassi. Cosa vedere a Matera e in Basilicata

	Cattedrale di Matera, in origine dedicata a S. Maria di Matera, poi detta Santa Maria dell'Episcopio ed infine, dal 1389, a Santa Maria della Bruna

	Chiesa di San Giovanni, ai confini della città moderna

	Chiesa di San Francesco, chiesa barocca

	Parco delle Chiese Rupestri , più di 150 le chiese rupestri che testimoniano la diffusione della religiosità all’interno delle campagne; numerosi gli stazionamenti risalenti al paleolitico (Grotta dei Pipistrelli) e all’epoca neolitica, con i villaggi trincerati e la ceramica di Diana Bellavista e di Serra d’Alto;

	Il Parco Nazionale del Pollino, il più grande parco d’Italia per estensione. La sua superficie ricopre circa 200.000 ettari sul massiccio montuoso calabro-lucano, e le sue vette superano i 2.200 metri. Imperdibile.