Raggiungere Alberobello (Itinerario completo su Google Maps) |
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Un video di Alberobello (fonte: Youtube) | |||||||||||||||||||||||||||||||
La basilica dei Santi Medici | |||||||||||||||||||||||||||||||
Principali eventi ad Alberobello
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Tra divertimento e relax è possibile incontrare anche la storia, l'arte e la cultura. A soli 8 Km dal bed and breakfast Mari & Monti si può visitare Alberobello, la cittadina dichiarata patrimonio mondiale dell'umanità dall'UNESCO nel dicembre 1996. Le origini della cittadina, celebre per le sue caratteristiche abitazioni chiamate trulli (ma anche per la vegetazione spontanea traccia delle antiche foreste, per gli oliveti, mandorleti e vigneti) risalgono alla seconda metà del XVI secolo quando sotto il dominio degli Acquaviva, conti di Conversano, cominciò a popolarsi di contadini che resero la selva (così denominata) fertile. I conti autorizzarono i coloni a costruire le abitazioni a secco, con il divieto assoluto di usare la malta in modo da poter essere distrutte in caso d'ispezione regia, poichè la nascita di un agglomerato urbano esigeva il pagamento del tributo secondo la prammatica de baronibus; con l'astuta proposta si evitava il balzello. Correva l'anno 1797 e un gruppo di coraggiosi alberobellesi, stanco della precaria condizione, si recò a Taranto per chiedere ausilio al re Ferdinando IV di Borbone che ascoltò e promise. Il 27 maggio 1797 il re emanò un decreto con il quale il piccolo villaggio divenne libero. I tetti a cupola dei trulli sono abbelliti con pinnacoli decorativi, chiamati anche "chiave del trullo", chiudono alla sommità il cono. La leggenda sostiene che siano gli elementi da togliere per provocare il crollo della struttura nel caso di una visita (sgradita) regia. In realtà i pinnacoli sono elementi decorativi scolpiti dal Maestro trullaro nella roccia e la loro forma è ispirata a elementi simbolici, mistici e religiosi. Essi ne identificavano l'artigiano e in base alla qualità della fattura del pinnacolo si poteva dunque identificare non solo la destrezza artigianale del costruttore, ma anche il valore della costruzione. Una maggiore spesa nella costruzione del trullo permetteva di individuare pertanto, le famiglie più abbienti da quelle meno facoltose. Per quanto riguarda i simboli dipinti sopra i tetti dei trulli spesso assumono un significato religioso; talvolta possono rappresentare segni dello zodiaco. Pinnacolo e simbolo dipinto insieme formavano una sorta di identificativo civico, in quanto per lungo tempo Alberobello ha visto negarsi un riconoscimento ufficiale da parte dei conti di Conversano. Cosa vedere ad Alberobello Da non perdere il trullo Sovrano, raro esempio di costruzione su due piani che risale alla seconda metà del XVIII secolo. La zona monumentale del centro di Alberobello è il Rione Aia piccola, dove è possibile ammirare numerosi trulli allo stato originale ed è quello che meglio ha conservato l'aspetto del borgo antico. Il nome richiama la presenza di un'aia pubblica, dove un tempo avveniva la battitura del grano. Qui, i circa 400 trulli, sono tutti adibiti ad abitazione. Il Rione Monti che si sviluppa su un colle è invece quello che attira la maggior parte dei turisti: qui si trovano oltre mille trulli, compresa la Chiesa di Sant'Antonio, ristrutturata completamente nel 2004, a croce greca con una cupola alta 21 metri. Edificata originariamente agli inizi del '900 su un terreno donato da una cittadina di Alberobello ai sacerdoti Guanelliani rispetta l'architettura tipica del paese essendo costruita come se fosse un unico, grande trullo (vedi immagine qui a lato). La Casa d'amore è invece il primo esempio di abitazione realizzata con la calce (o malta) e simbolo della vittoria degli alberobellesi sul divieto imposto dai Conti di Conversano di non usare la malta nella costruzione delle abitazioni. Sulla facciata un'epigrafe (con la scritta in latino: "EX AUCTORITATE REGIA - HOC PRIMUM ERECTUM A.D. 1797". Per deliberazione regia questa casa è stata la prima costruita a calce) ricorda l'eccezionale avvenimento: per la prima volta nella sua costruzione fu utilizzata la calce! La Casa d'Amore, oggi è sede dell'ufficio informazioni per il turismo. A pochissimi chilometri da Alberobello la murgia barese lascia il passo alla suggestiva Valle d'Itria che estendendosi tra le province di Bari, Taranto e Brindisi comprende anche Locorotondo, Martina Franca, Cisternino e Ceglie Messapica.
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A 8 Km. da Mariemonti |
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Alberobello |
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A 15 Km da Mariemonti | ||
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